Produzione di materie prime seconde da scarti industriali

Le Statistiche sulla gestione dei rifiuti in Europa del 2021 evidenziano che solo il 49,6% di tutti i rifiuti urbani europei è stato riciclato o compostato. Nonostante l’Italia sia già leader europeo nell’economia circolare e, in particolare, nel riciclo (30 punti sopra la media europea), l’UE si è posta come obiettivo di raggiungere il 60% di riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti urbani entro il 2030.

Focalizzando, per esempio, l’attenzione sul rifiuto plastico, esso è colpevole dell’80% dell’inquinamento marino (dato OCSE, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Solo il 15% dei rifiuti plastici è riciclato, il 25% è destinato ai termovalorizzatori e il restante 60% viene raccolto nelle discariche o rilasciato nell’ambiente. Inoltre, è importante considerare che globalmente la plastica prodotta da fonti fossili vergini è otto volte superiore in quantità rispetto alla plastica riciclata.

L’economia circolare sta spingendo sempre più per portare un cambiamento reale nella produzione e nella gestione dei rifiuti. Il recupero e il riutilizzo dei rifiuti non è solo un beneficio ambientale ma anche economico. Gomma, plastica, tessuti e biomasse di scarto sono recuperate e impiegate come additivi in numerosi settori industriali: settore edilizio e infrastrutturale, stradale, vestiario.

Come interviene Crossing

Crossing sta sviluppando una tecnologia per impiegare scarti di varia natura, ad oggi destinati alla discarica o alla termovalorizzazione, come materie prime seconde per diversi settori come quello edilizio, infrastrutturale e stradale. La tecnologia di Crossing permette ad esempio, in linea con la direttiva sui rifiuti (UE) 2018/851, di sostituire additivi commercialmente disponibili, attualmente prodotti da materie prime di origine fossile, con scarti recuperati/riciclati anche da biomassa. Questa valorizzazione dei rifiuti permette l’abbattimento dell’impatto ambientale sia legato allo smaltimento degli scarti sia legato agli attuali processi produttivi.

Contattaci per avere maggiori informazioni su questo e sugli altri servizi offerti alle imprese (info@crossing-srl.com)

Case Study

Nell’ambito del progetto SARR (Sistemi Avanzati per il Recupero dei Rifiuti) è stato possibile mettere a punto un protocollo per il recupero del rifiuto plastico a fine vita, che attualmente ha come unico fine il termovalorizzatore, come additivo per miscele di asfalto a caldo.

Per maggiori informazioni visita il sito: https://www.icer-grp.com/index.php/it/progetti-in-evidenza/progetto-sarr/progetto-sarr